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Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, precisamente il 24 Febbraio scorso, è iniziato un conflitto che non ha più avuto tregue, in cui sono state devastate intere città e causato migliaia di vittime

Nel suo drammatico resoconto il Presidente Zelensky ha detto che, tra l’altro, 243 minori sono morti e circa 200 mila sono stati portati con la forza in territorio russo, fra cui orfani e bambini separati dalle famiglie. E nonostante le voci sul precario stato di salute di Vladimir Putin, la guerra è ancora molto lontano da una conclusione, tant’è che la NATO ha avvertito che ci si deve preparare ad un lungo conflitto di logoramento.
Intanto, per l’ex Segretario di Stato americano Hillary Clinton, Putin «ha una fede messianica in se stesso nel voler restaurare la Russia imperiale». Oltretutto, la tenace esponente democratica ammette di non essere rimasta sorpresa dal comportamento aggressivo del leader russo quanto, piuttosto, «dall’efficacia del Governo di Volodymyr Zelensky e dalla capacità dell’Ucraina di difendersi».
Ma la guerra che si sta combattendo nel cuore dell’Europa, frutto come sempre della follia umana, sta provocando conseguenze disastrose, sia in termini di vittime innocenti che muoiono per mano dell’aggressore, che sul piano strettamente economico per la grave recessione che sta mettendo in seria difficoltà le democrazie occidentali.
Le cause di questa assurda situazione sono sicuramente attribuibili alla ricerca di nuovi equilibri internazionali nel voler dettare i parametri di influenza nel governo del mondo da parte delle attuali super-potenze, in primis Cina e Stati Uniti. Putin, tuttavia, ha deciso di non voler essere escluso dal ‘tavolo‘ delle decisioni ed intende arrivarci con il peso specifico della vecchia Unione Sovietica.