Giornata ricca di impegni per il Presidente della Repubblica
Dopo le celebrazioni romane all’Altare della Patria, Mattarella si è spostato nei luoghi cruenti della Resistenza per ricordare il giorno della Liberazione per milioni di italiani. Dopo aver reso omaggio al monumento del Milite Ignoto, il Presidente si è, infatti, recato a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves.
Un viaggio nella memoria, dunque, che richiama ancora una volta molti cittadini all’impegno nel dover tramandare alle nuove generazioni il significato profondo della lotta al fascismo. Mattarella, oltretutto, non si è limitato alla commemorazione formale, ma ha voluto incontare soprattutto i giovani e soffermarsi con i ragazzi.
«La Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per affermare il riscatto nazionale – ha poi dichiarato il Capo dello Stato nel suo discorso -. È dalla Resistenza che viene la spinta a compiere scelte definitive per la stabilità delle libertà del popolo italiano e del sistema democratico».
L’auspico, ora, è che il 25 Aprile possa realmente trasformarsi in un giorno importante per tutti gli italiani, dove nessun distinguo è concesso, se non altro per rispettare, senza alcuna retorica, il sacrificio di coloro che si sono sacrificati in nome della libertà e della democrazia.