Il riso, amaro, per smascherare il pregiudizio dell’antisemitismo. Il distacco ironico per filtrare la realtà e allontanare lo spettro delle discriminazioni subite in tanti anni di storia. Si chiama witz il tipico umorismo ebraico dell’Europa mitteleuropea e orientale.
Uno dei suoi più grandi interpreti, Moni Ovadia, attore, drammaturgo e scrittore, ebreo ed italiano allo stesso tempo, sarà a Corigliano–Rossano Domenica 2 Febbraio per concludere la Settimana della Memoria e commemorare le vittime dell’Olocausto.
Una riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, in modo da affidare al futuro la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro Paese e dell’Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere.
Ovadia può essere considerato il classico giullare del popolo, una sorta di Dario Fo ebreo, dotato del coraggio necessario ad assumere posizioni spesso scomode e minoritarie. Con arguzia e toni quasi scanzonati, ci condurrà alla scoperta dell’ebraismo e di un universo per molti di noi inedito e, proprio per questo, estremamente affascinante.
La sua oratoria, così intrisa di quella leggerezza calviniana che è approfondimento senza pesantezza e spirito popolare senza mai scadere nella fatuità o nei luoghi comuni, accompagnerà il pubblico in una riflessione conclusiva sulla tematica della Memoria, della sua valenza e del suo ruolo etico e morale nella società contemporanea.