Brunello Cucinelli, grande nome internazionale del Made in Italy celebre per la fantasia e la creatività con cui ha rivisitato il cachemire e altri filati di lusso, è stato a Roma nella Sede della Fondazione Luigi Einaudi, dove ha ritirato il Premio assegnato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione «in ragione della coerenza di una vita spesa nella diffusione di alti principi etici di libertà e responsabilità nel solco degli insegnamenti di Luigi Einaudi».
Il Presidente della FondazioneGiuseppe Benedetto, lo ha definito un «Imprenditore illuminato e degno seguace delle idee di Einaudi», mentre il SegretarioAndrea Cangini ha parlato di lui come di una «icona del lusso Campione del Made in Italy». Cucinelli, invece, ha preferito dissertare a braccio, ricordando quando suo padre lasciò il mondo contadino e divenne operaio.
«Tornava a casa con gli occhi lucidi – ha ricordato, infine, l’Imprenditore – si chiedeva perché lo si dovesse umiliare. Forse anche per questo ho deciso di impegnarmi economicamente con giusti utili, ma con etica e dignità morale per tutti. Per me dovrebbe essere il vero Made in Italy. Trovo incomprensibile obbligare chi lavora a non vedere la luce esterna per non farlo distrarre».