Sono stati circa 55 mila iscritti, di cui 2.368 italiani, il secondo gruppo più numeroso
Partenza da Staten Island, all’ombra del Ponte di Verrazzano ed arrivo a Central Park, dopo un percorso che ha attraverto tutti e 5 i distretti. Notevoli le misure di sicurezza rafforzate dopo l’escalation della guerra tra Hamas e Israele, con migliaia di agenti a presidiare la Grande Mela. Per le donne è stata la keniana Hellen Obiri a tagliare il traguardo in volata, mentre per gli uomini a vincere ci ha pensato l’etiope Tamirat Tola, arrivando primo in 2 ore 4′ minuti e 58” secondi.
Quella di New York, tra l’altro, non è la più vecchia maratona americana perché il primato spetta a Boston di cui ad Aprile si disputerà la 128ª edizione, ma sicuramente la più affascinante, come dimostra il fatto che è stata trasmessa in tutto il mondo. A dare il via alla competizione, i corridori professionali in carrozzina, quindi le donne, seguite dagli uomini e 5 minuti dopo tutti gli altri iscritti.
Ottimo settimo posto per il primatista italiano Iliass Aouani, 28 anni milanese di origini, ma nato in Marocco. Per la prima Maratona nella Grande Mela si deve risalire al 13 Settembre 1970, quando il rumeno Fred Lebow, affiancato dall’amico Vincent Chiappetta, diede vita a questo evento. Attualmente quella di New York è una delle 6 grandi Maratone mondiali, insieme a quelle di Tokyo, Londra, Berlino, Boston e Chicago. Vede ogni anno oltre 50 mila partecipanti e migliaia di spettatori.
*L’immagine è a cura di Jon Simon / NYRR