La mostra è suddivisa in sezioni tematiche, profondamente legate l’una all’altra
«È su questa terra che gli uomini esercitano il potere e bramano ricchezze, gettando l’umanità nel caos e scatenando guerre fratricide». Così si legge nella mappa incisa intorno al 1580 dal cartografo Epichtonius Cosmopolites, raffigurante il cappuccio di un giullare con il mondo al posto del volto.
Ispirato da questa eccentrica immagine che parla di vanitas e follia degli uomini, Christian Balzano ha ideato il progetto espositivo Fuori dal mondo, che vuole sollevare interrogativi sulla condizione del pianeta e soprattutto porre una domanda fondamentale: «Può l’identità storica e culturale di un luogo, di una comunità, essere completamente sconvolta e cambiata dalla convivenza con altre persone, con identità diverse?».
Le tematiche riguardano il pluralismo della religione, la natura contaminata e contaminante, i continenti, i Paesi e le bandiere che sono, infatti, i temi intorno a cui ruotano le opere esposte, tutte accomunate dall’uso del tessuto, materiale che simboleggia con i suoi intrecci la pelle stessa e la carne delle Nazioni in tutta la loro complessità geopolitica.