Due appuntamenti in memoria di due donne che con la violazione estrema delle proprie vite hanno pagato la violenza maschile

Agitu Ideo Gudeta e Roberta Lanzino sono state ricordate in mattinata attraverso due azioni simbolo quali la piantumazione di un albero a Viale dei Giardini per la imprenditrice agricola e la posa di una panchina rossa al Centro Sociale di Saporito che porta il nome della ragazza cosentina. «Due iniziative promosse dalle Associazioni locali cui abbiamo dato il nostro patrocinio: secondo l’ultimo rapporto Eures, infatti, nei primi 10 mesi del 2020 in Italia sono stati registrati circa 91 femminicidi, di cui 81 avvenuti all’interno del nucleo familiare. Un numero che fa rabbrividire», ha spiegato l’Assessore alle Politiche Sociali Annamaria Artese.

La storia di Agitu riguarda una donna immigrata, di successo e con una laurea, un’ambientalista, un’anti-specista e anticapitalista fuggita dall’Etiopia 10 anni fa, perché perseguita per essersi attivamente impegnata nell’impedire il land grabbing. Rifugiatasi in Trentino, dove aveva precedentemente conseguito la laurea in sociologia, aveva salvato una specie di capre dall’estinzione dando il via alla sua Azienda agricola. La sua è la storia di una donna intraprendente e idealista, messa a tacere per aver sfidato il sessismo e la supremazia maschile.

«Secoli di patriarcato hanno dettato squilibri di potere fra i generi legittimando sempre più la violenza degli uomini contro le donne – ha, poi, proseguito l’Assessora alla Cultura Marta Petrusewicz -. La parità, così come l’assenza di violenza di genere, potrà pienamente realizzarsi soprattutto grazie ad un radicale mutamento culturale».

Anche la storia di Roberta Lanzino, strappata alla vita in giovane età, parla di come la diffusione di una cultura paritaria possa innescare meccanismi di cambiamento sociale e culturale sostenibili nel tempo, rilanciando la rete territoriale antiviolenza. «Il nostro Municipio ha sottoscritto, unico nella provincia di Cosenza, il Patto dei Comuni per la parità di genere e contro la violenza sulle donne – ha, infine, concluso l’Assessora alle Pari Opportunità Lisa Sorrentino che prevede il sostegno dei Centri Antiviolenza e le Case Rifugio in favore delle donne, per sviluppare una reale azione di accoglienza e messa in protezione in sinergia con tutte le realtà, istituzionali e non, presenti sul territorio».