La kermesse apre oggi fra dibattiti e confronti

E al Meeting bisogna esserci, specie se si conta qualcosa nell’ordine delle cose italiane. L’anno scorso la star fu Sergio Mattarella. Quest’anno gli Organizzatori sperano nell’arrivo in extremis di Giorgia Meloni. Ci sarà, comunque, gran parte del Governo, con i suoi Ministri e Rappresentanti.
Del resto la manifestazione si tiene, non a caso, a Rimini, nel cuore del riformismo romagnolo, dove i cattolici riflettono sui destini del mondo. D’altronde, non sono più i tempi di Giulio Andreotti, quando il movimento era una potenza politica. Aveva un settimanale Il Sabato che cannoneggiava contro De Mita e il laicismo. Poi ci fu l’innamoramento per i socialisti. Quindi arrivò Berlusconi.
La Terra Santa sarà il tema dello spettacolo inaugurale, ispirato alle Opere dello scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt. Certo è che, morti i Partiti di massa, il Meeting resta l’ultima grande Arena politica. Lo slogan di quest’anno è «alla ricerca dell’essenziale», il che stride col gigantismo dell’evento.