Il Presidente della RepubblicaSergio Mattarella ha inviato un messaggio
Il vento della memoria ha soffiato forte ieri a Trapani. È arrivato dal mare per camminare sulle gambe di 50 mila persone che hanno sfilato in Corteo per ricordare le vittime innocenti delle mafie. I nomi sono stati scanditi uno dopo l’altro. In tutto 1.101. I loro familiari, in arrivo da tutta Italia, hanno risposto all’appello dell’Associazione Libera.
«Il vento della memoria semina giustizia – ha ricordato Don Luigi Ciotti Fondatore dell’Associazione -. L’80% dei familiari delle vittime innocenti delle mafie non conosce la verità, eppure le verità passeggiano per le vie delle nostre città. Senza verità non si può costruire giustizia». Ad aprire il Corteo una grande bandiera della pace, mentre in alto sventolavano quelle colorate di Libera. Il Presidente Mattarella ha fatto recapitare un messaggio.
«I nomi delle vittime di mafia sono parte della nostra memoria collettiva – ha dichiarato, infine, il Capo dello Stato – ed è nei loro confronti che si rinnova l’impegno a combatterle. Le mafie, superando rassegnazione e indifferenza, si alleano con violenti e sopraffattori. Può essere vinta. Dipende da noi, come tanti luminosi esempi ce lo confermano».
I nomi delle vittime hanno risuonato durante il percorso verso Piazza Vittorio Emanuele. Migliaia gli studenti presenti. Il Lungomare di Trapani si è riempito di colori e di musica, con decine e decine di striscioni. Anche il tema del lavoro è stato al centro della manifestazione. Alla fine il grazie di Don Ciotti a Mattarella: «Ci ricorda ogni giorno cosa è la nostra Costituzione, il primo grande testo Antimafia».