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L’Opera del grande maestro per ammirare alcuni dei suoi capolavori

La mostra, in una versione totalmente inedita, si propone di inquadrare storicamente il celeberrimo Autoritratto di Leonardo da Vinci a partire dagli anni della sua realizzazione, seguendo le tracce che ne documentano la conoscenza nel secondo ‘500 e nel primo ‘800, prima del suo arrivo alla Biblioteca Reale di Torino e la successiva consacrazione e divulgazione.
Da una certa cronaca del tempo è raccolta, inoltre, una preziosa testimonianza di prima mano dell’aspetto di Leonardo alla data del 1517, degli studi che stava conducendo, dei dipinti a lui più cari ancora nel suo atelier, della enorme mole delle carte su materie artistiche e scientifiche che avevano impegnato la sua vita, sulle quali l’artista, provato dall’età, ma ancora estremamente attivo, continuava a lavorare.
Leonardo, infatti, ricorda che il maestro ha voluto lasciare di sé un’immagine non solo da guardare, ma che continua a guardarci. Per illustrare al meglio il suo metodo di lavoro, che aveva portato in Francia i suoi manoscritti e i disegni che utilizzava e riprendeva per nuovi progetti, sono esposti, altresì, altri importanti fogli della collezione della Biblioteca Reale.
L’occasione espositiva si arricchisce, oltretutto, per la prima volta, di una sezione pittorica a cura di Annamaria Bava. Si tratta, in sostanza, di un’esperienza eccezionale per la qualità delle opere esposte e dei prestiti concessi, resa peculiare anche dalla presenza dell’installazione di un’Opera multimediale. Sono, infine, documentate le attività e gli interessi del genio del Rinascimento, dalla sua giovinezza sino alla piena maturità.