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Il lungo viaggio di un rifugiato che ha trionfato nella Grande Mela

Vince un rifugiato somalo nato a Mogadiscio che a 6 anni con il fratello, è finito prima in Siria, poi in Olanda, dove è stato adottato e naturalizzato. Se Verstappen vince in pista, Abdi Nageeye lo fa su strada. L’Europa con maglia oranje, torna prima a Central Park 28 anni dopo l’italiano Giacomo Leone.
Olandese, dunque, ma nato in Etiopia, Nageeye chiede l’applauso e si dà schiaffi in faccia, perché in fondo non ci crede, impiegando il tempo di 2h 07’ 39”. Nageeye, 35 anni, non è uno sconosciuto. È stato argento Olimpico a Tokyo, dietro a sua maestà Eliud Kipchoge.
«Ero l’underdog – ha dichiarato il corridore – ma mi sentivo bene. Lasciato il Bronx mi sono detto: se sopravvivo al 35° chilometro posso vincere. Mi ha aiutato conoscere il tracciato e la mia buona forma». Le scarpe hanno determinato una nuova era nella corsa a livello mondiale, portando a prestazioni senza precedenti
È stata una Maratona più fredda dell’anno scorso, 6° gradi in meno. Per la gioia del Sindaco Eric Adams che da tempo ha invitato a fare docce più brevi e a risparmiare acqua. È un Autunno arido quello che si è respirato a New York, un Ottobre record, il più secco degli ultimi 150 anni.