A dieci anni dalla dichiarazione Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità, la dieta mediterranea continua a rappresentare un riferimento globale per nutrizionisti ed alimentaristi
«In tale ambito abbiamo inteso promuovere un incontro scientifico e divulgativo sul tema, approfondendo gli aspetti legati all’olio d’oliva ed ai suoi benefici rispetto alla prevenzione delle patologie cardiocircolatorie e vascolari».
È quanto dichiarano il delegato di Cosenza dell’Accademia Italiana della Cucina Rosario Branda ed il Presidente del Lions Club Cosenza Host Francesco Amato all’indomani dell’incontro che ha visto relatore Vincenzo Montemurro, Vicepresidente della Fondazione Italiana del Cuore della Società Italiana di Cardiologia.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, giunta alla quinta edizione, che prevede lo svolgimento di eventi di promozione delle tradizioni culinarie ed enogastronomiche italiane, dei suoi territori e dei valori che le contraddistinguono: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, educazione, identità, territorio, biodiversità, dieta mediterranea, inclusività, valorizzazione dei prodotti.
«La dieta mediterranea, piuttosto che come un semplice regime alimentare, si è affermata nel tempo come un sano ed equilibrato stile di vita», sottolinea, infine, il delegato Rosario Branda, il quale aggiunge: «Ne fanno parte un’alimentazione varia con privilegio di verdure e frutta di stagione, legumi, carboidrati e proteine accompagnati da un buon bicchiere di vino e con l’utilizzo esclusivo dell’olio extra vergine di oliva, come condimento, senza dimenticare una corretta ed attenta attività fisica».