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Si è spento all’età di 87 anni uno dei più importanti cronisti italiani

La passione era iniziata sui banchi del Liceo Classico e, poi, nelle Aule scolastiche dove aveva insegnato italiano ai ragazzini. La cura del lessico, a volte forbito e mai trascurato, gli aveva spesso procurato qualche critica, in un mondo che si accontenta del modello base di ogni cosa.
Friulano verace, non ha mai lasciato quella terra aspra e forte. La sua voce inconfondibile era un autentico strumento di eleganza. Bruno Pizzul non amava, però, l’eccesso di enfasi e statistiche durante le telecronache, specialmente quando ponevano in secondo piano la bellezza del gioco.
Nel 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale al posto di Nando Martellini ed è stato il telecronista delle gare degli azzurri in occasione di 5 Campionati del Mondo e 4 Campionati Europei, congedandosi nell’Agosto del 2002. Commentò la tragica Finale dI Coppa dei Campioni, quando ci fu la strage dell’Heysel: «È stata la telecronaca che non avrei mai voluto fare» amava, purtroppo, ricordare.