Riconobbe e battezzò lo scompenso dei turisti davanti ai capolavori

Si è spenta Domenica sera nella sua casa di Firenze. Aveva 96 anni ed era celebre per gli studi sulla cosiddetta Sindrome di Stendhal, come lei stessa aveva definito quel particolare stato di estasi, talvolta smarrimento, che colpisce alcune persone di fronte alla grandezza dei capolavori d’arte. Il riferimento a Stendhal rimanda al malessere che aveva colpito lo scrittore francese nel suo viaggio in Italia del 1817, quando sostò nella Basilica di Santa Croce.
Nata a Firenze nel 1927, si era laureata in Medicina, specializzandosi poi in Psichiatria. Si impegnò nella riforma dell’assistenza psichiatrica in Italia e in un reparto dell’Ospedale San Salvi iniziò ad occuparsi di arte terapia. All’Ospedale di Santa Maria Nuova assunse, invece, la direzione del Dipartimento di Salute mentale del Centro di Firenze, dove riceveva turisti italiani e stranieri.
Proprio in quel ruolo Magherini maturò l’esperienza che la condusse, nella seconda metà degli anni ’70, alla descrizione della Sindrome di Stendhal. In numerosi casi, infatti, le capitò di osservare fra i turisti ricoverati, una forma di scompenso psichico, acuto e benigno, una condizione di breve o brevissima durata che colpiva i viaggiatori stranieri in città.