Il tennista: «C’è una fine per tutto»

È stato un Don Chisciotte riuscito. Ha sognato, lottato, ruggito, ma soprattutto ha sputato fuoco come i draghi. È stato l’uomo in rosso, il Re Sole di Parigi, il signore della terra con 14 Roland Garros, 11 Montecarlo, 10 Internazionali d’Italia ha vinto molto, quasi tutto. I suoi 22 Slam, le sue 5 Davis e i 2 Ori Olimpici.
Ma l’ultimo ballo, intanto, finisce qui, a 38 anni. Anche se parteciperà alle Finali di Coppa Davis a Malaga il prossimo mese di Novembre. Non è da Nadal non poter più essere Nadal. Il suo è un addio alle armi.
«Non sono stato in grado di giocare senza problemi – ha, quindi, confessato il Campione -. C’è voluto del tempo, però nella vita tutto ha un inizio e una fine e credo che sia il momento adeguato per mettere un punto a una carriera lunga e con tanti successi».
Se ne va un grande tennista, uno da ring. Ci ha dato il braccio (sinistro) tante volte per accompagnarci in quel rettangolo di gioco che lui trasformava in un quadrato con le misure della vita, felicità e dolori compresi. Ci ha fatto capire che si può sempre risalire se non si accetta il ruolo delle vittime. E, così, esce di scena un genio della racchetta, uno che ha divertito il mondo e lo ha fatto sognare.