Si erano lasciati bene Cosenza e Venezia in un soleggiato pomeriggio di Maggio (scorso), quando i LUPI conquistarono la matematica certezza della Serie B grazie ad un goal spettacolare di Tutino servito da un lancio magistrale di Palmiero.

Anche allora la partita terminò in parità, ma il finale odierno, sotto una fastidiosa pioggia autunnale, risulta decisamente più amaro ed indigesto, tant’è che i tifosi, al triplice fischio del Direttore di gara, hanno accompagnato la squadra all’uscita dal campo sotto bordate di fischi, se vogliamo immeritati.

Non per altro, il Cosenza visto nella prima frazione di gara, ha giocato bene. Talmente bene che per la prima volta, in questo spezzone di Campionato, si è trovato in vantaggio. La squadra, spesso, è sembrata ordinata ed aggressiva, soprattutto nel primo pressing quando Vacca, il play maker basso del Venezia, è andato più volte in affanno.

Il goal di Revière (C) arrivato al ’20, su assist di Carretta, è stato, infatti, molto bello, sia nella preparazione che nell’esecuzione. Gli uomini di Braglia, dopotutto, meritavano di portare i 3 punti a casa e potevano farlo in una delle tante occasioni sprecate. Anche nel secondo tempo le opportunità non sono mancate, nonostante la squadra abbia arretrato notevolmente il proprio baricentro.

Poi, a quindici minuti dalla fine, il solito svarione difensivo. Questa volta di Idda, soltanto due minuti dopo che Beaz (C), a due passi da Lezzerini (V), ha clamorosamente calciato alle stelle la palla del possibile doppio vantaggio rossoblù.

E’ stato lui, nel ribaltamento di campo, a provocare il rigore del pareggio dei lagunari, intervenendo goffamente per ben due volte consecutive: prima su una palla vagante spedita in modo maldestro in fallo laterale e poi sull’uomo, a seguito di una banale rimessa.

Tuttavia, i veneti, sino a quel momento, non avevano mai impensierito Perina (C) ed invece, con l’ormai proverbiale complicità della difesa bruzia, sono riusciti nell’impresa di ottenere un risultato immeritato e, tra l’altro, raggiunto con il minimo sforzo.

Dopodiché, i LUPI hanno “urlato” la loro rabbia. Perina, graziato dall’arbitro, ha persino rischiato l’espulsione scagliandosi contro Montalto (V), l’autore del pareggio, per le inaccettabili provocazioni verso la curva avversaria.

Ma al di là degli evidenti progressi dimostrati dalla squadra che, comunque, si sono visti in lungo e in largo, il Cosenza, ancora una volta, ha dimostrato di non saper vincere, né in casa, né fuori. E così, la “pareggite” continua…

Queste, nel dopo partita, le considerazioni di Braglia: «Il nostro errore è stato quello di entrare su quel calciatore in area in maniera fallosa. Avremmo meritato di vincere, non abbiamo sfruttato le occasioni a nostra disposizione. Ultimamente ci capita spesso di patire per singoli episodi.

Dopo l’uscita di Rivière non riuscivamo più a tenere palla e salire. Girano le scatole certo, non siamo felici di avere 4 punti in 7 partite. E’ confortante però la crescita della squadra. Possiamo salvarci tranquillamente, oggi per la prima volta abbiamo dato idea di essere una squadra unita e compatta per 90 minuti. Non abbiamo concesso nemmeno un tiro in porta a parte l’occasione del calcio di rigore.

Inconsciamente subentra la paura di non portare a casa il risultato dopo aver gettato alle ortiche tutte quelle chances. Piano piano la squadra sta trovando la sua fisionomia, ci manca la vittoria che ci consentirebbe di tirarci fuori dalla zona bassa della classifica. Sono contento di quello che ho visto in campo perché si notano i progressi dei singoli e del collettivo.

E’ una legge del calcio: quando sbagli tanto sotto porta e non chiudi le partite dopo paghi e a volte rischi anche di perdere. Litteri tornerà in gruppo durante la sosta di Campionato. Kanouté ha fatto una buona gara, ho dovuto sostituirlo in quanto sentiva dolore ad un piede. Al suo posto è entrato Greco, che per caratteristiche è leggermente diverso, ma forse è superiore per gestione della palla».

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA: Perina; Idda, Monaco, Legittimo; Baez (84′ Corsi), Sciaudone, Kanouté (66′ Greco), Bruccini, D’Orazio; Rivière (68′ Pierini), Carretta. A disp.: Quintiero, Saracco, Capela, Broh, Machach, Trovato, Kone, Bittante. All. Braglia

VENEZIA: Lezzerini; Fiordaliso, Modolo, Cremonesi, Felicioli (29′ Ceccaroni); Zuculini, Vacca (71′ Capello), Fiordilino; Aramu (88′ Lollo); Bocalon, Montalto. A disp.: Bertinato, Casale, Suciu, Senesi, Caligara, Gavioli, Zigoni, Di Mariano, Lakicevic. All. Dionisi

ARBITRO: Baroni di Firenze (Raspollini – Miele)

IV UOMO: Robilotta di Sala Consilina

MARCATORI: 20′ pt Rivière (C), 77′ rig. Montalto (V)

Note: Cielo coperto, pioggia battente. Temperatura di circa 20°C. Presenti 5046 spettatori di cui 53 ospiti (3382 paganti + 1696 abbonati)

Ammoniti: Modolo (V), Montalto (V), Zuculini (V)

Angoli: 3-3 (pt 3-1)

Recupero: 2′ pt; 5′ st

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© Foto a cura di Francesco Donato e Mario Ferrantino