Ruben Östlund si conferma un autore amatissimo al Festival. Premio della Giuria anche per il film Le otto montagne con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, una coproduzione fra Italia, Francia e Belgio

Si è tenuta ieri sera, Sabato 28 Maggio, la cerimonia di premiazione dove ha trovato spazio anche l’Italia. Nulla da fare, comunque, per Mario Martone con il film Nostalgia con Pierfrancesco Favino e per la produzione italofrancese Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi.
Triangle of Sadness, invece, è piaciuto moltissimo al punto che ha letteralmente shockato la Giuria internazionale. Una pellicola sovversiva e divertentissima nel suo essere drammaticamente politica ed attuale, una satira accesa contro ogni forma di ipocrisia.
«Ho voluto fare un film che piacesse al pubblico, che lo facesse discutere, porre domande, riflettere, un film da condividere in Sala» ha, poi, dichiarato il regista svedese dopo aver ringraziato per la vittoria della Palma d’Oro, la seconda in 5 anni.
Baci e abbracci a ripetizione si sono visti, infine, da parte di Charlotte Vandermeersch verso il compagno Felix Van Groeningen quando sono stati chiamati sul palco per ricevere il Premio attribuito al film Le otto montagne, ambientato in Val d’Aosta.