Sarà inaugurata Sabato 15 Gennaio la mostra Pura Pittura – segno, colore e astrazione a cura di Roberto Sottile, che ripercorre dagli anni ‘40 agli anni ‘90, sessant’anni di attività di Gualtiero Navi, uno dei protagonisti dell’astrattismo italiano

Una ‘pittura pura‘ quella dell’artista toscano che ha destato l’interesse dei maggiori critici d’arte, intellettuali ed artisti di tutta Europa. A partire dal 1950 le sue opere, infatti, sono state caratterizzate da una frammentazione a raggiera che esprime tensioni e linee di forza multidirezionali. Nel 1951, con la mostra Arte astratta e concreta in Italia organizzata alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, entra a far parte dell’Art Club e nel 1953 diviene membro attivo del Groupe Espace di Parigi.

Viene, così, invitato ad esporre alcuni disegni alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, a cui seguiranno alcune partecipazioni alla Quadriennale di Roma e nel 1961 è fra i pittori fiorentini che esporranno al Museo d’Arte Moderna di Rio De Janeiro. Diversi i premi e i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività artistica, così come innumerevoli sono state le mostre realizzate in Italia e all’estero.

Quella del Museo del Presente di Rende, si snoda in un lungo percorso di circa 70 opere, tra disegni, sculture e pitture che, dagli anni Quaranta, con le opere figurative, fino a giungere agli anni Novanta, hanno scandito i tempi e il ritmo di una produzione dinamica, in continua costruzione e poi anche astrazione, per giungere appunto, con tutta la sua potenza ad una ‘pittura pura‘. Una ricerca ed una poetica, che fa del rigore della forma e della forza del colore, un punto cardine per cogliere l’essenza stessa dell’astrattismo, che si interroga continuamente sulla sua efficacia ed oggettività.