Il progetto Parco Diffuso della conoscenza e del benessere di Reggio Calabria presentato dalla onlus Associazione calabrese di Epatologia ha ricevuto una segnalazione per il Premio Nazionale del Paesaggio
L’annuncio è arrivato nel corso della première con il Ministro alla Cultura Dario Franceschini, sul canale YouTube del Ministero in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio. «Dobbiamo sempre pensare alla grande lungimiranza dei nostri padri costituenti – ha dichiarato il Ministro Franceschini – che iscrissero nell’articolo 9, fra i principi fondamentali, non soltanto la tutela del patrimonio storico e artistico della nazione, ma anche la tutela del paesaggio».
Il Parco Diffuso è disseminato sul territorio di Reggio Calabria e si alimenta di un sistema di iniziative tutte legate al concetto di ‘cura’ applicato a persone e paesaggio. Si propone come un modello nel contrasto alle patologie delle nuove povertà che contraddistinguono la città contemporanea, basato sulla condivisione delle conoscenze e la gestione cooperativa della salute come bene comune.
Il cuore del progetto è il Centro di Medicina Solidale, fondato nel 2010 attraverso il recupero di un edifico abbandonato a Pellaro, periferia Sud, grazie ad un gruppo di volontari a cui segue la realizzazione, in un immobile donato, di un Osservatorio multidisciplinare. Nel 2018 si avvia il recupero di un terrazzamento rurale di cinque ettari con attività di agricoltura sociale. Nel 2020, infine, ad Arghillà, periferia Nord, iniziano i lavori di rigenerazione di un immobile vandalizzato, in cui viene realizzato un Centro sanitario di prossimità.
Insieme alla Comunità, il progetto sperimenta attività di agricoltura sociale, forme di economia circolare e produzione energetica da fonti rinnovabili, organizza eventi per la conoscenza del patrimonio culturale e realizza performance artistiche, secondo un’offerta sistemica inedita per il territorio.
Esso contribuisce, inoltre, alla formazione di una capacità critica rispetto alla condizione di degrado delle aree marginali, sviluppa la consapevolezza del diritto al benessere attraverso modelli di riequilibrio uomo/paesaggio. Il progetto intende, quindi, offrire un insieme di luoghi, attività, servizi e prodotti, grazie ai quali ricercare il proprio benessere psicofisico e, allo stesso tempo, rafforzare la responsabilità verso il proprio spazio di vita.