La Cerimonia è stata condotta dall’attrice Viola Graziosi ed aperta dalla proiezione di un docu-film
La Graziosi ha, quindi, letto un brano tratto dal libro Chi ha paura dell’uomo nerodi Graziella Fiorentin e altri estratti tratti dal libro Bora. Istria, il vento dell’esilio di Anna Maria Mori e Nelida Milani. Egea Haffner, la bambina ritratta nella foto simbolo dell’esodo ha, poi, portato la sua testimonianza.
«Sono passati quasi 80 anni dai terribili avvenimenti che investirono le zone del confine orientale e 20 dall’istituzione del Giorno del Ricordo – ha, quindi, evidenziato il Presidente Mattarella nel corso del suo intervento – dedicato alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra».
In precedenza nella Sala degli Specchi, dopo l’indirizzo di saluto del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il Capo dello Stato, ha premiato le Scuole vincitrici di un apposito Concorso. «Milioni di persone, in quei Paesi, si videro allora espulse dalla terra che avevano abitato – ha, infine concluso Mattarella – costrette a mettersi in cammino alla ricerca di una nuova Patria».