Martedì 4 Maggio il Comune di Cosenza sarà presente in Cattedrale alle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita di Don Carlo De Cardona, il sacerdote impegnato nel sociale che organizzò il movimento cattolico cosentino
L’Amministrazione di Palazzo dei Bruzi sarà presente con il gonfalone della città e, in rappresentanza del Sindaco Occhiuto, presenzierà l’Assessore Michelangelo Spataro. «Ricordare una figura come quella di Don Carlo De Cardona – ha dichiarato Spataro – significa onorare una personalità la cui opera sociale ha segnato in maniera decisiva anche gli anni successivi al suo sacerdozio, che non va tenuto disgiunto dall’impegno politico».
Don Carlo De Cardona, anche se nato a Morano Calabro, può essere considerato un cosentino a tutti gli effetti, sia perché frequentò dal 1887 al 1889 il Liceo Classico Bernardino Telesio, ma anche dopo l’ordinazione sacerdotale nella sua Diocesi di Cassano Jonio, Don Carlo fu voluto dal Vescovo cosentino Camillo Sorgente, che lo chiamò come segretario nella curia di Cosenza per organizzare il Movimento cattolico dopo la Rerum Novarum, l’enciclica di Papa Leone XIII.
La sua personalità non tardò ad affermarsi e a guadagnarsi la simpatia dei cattolici cosentini, soprattutto per il suo amore verso gli ultimi. Un impegno quest’ultimo che ne caratterizzò sempre l’agire. De Cardona insegnava filosofia al Seminario, ma di sera, nella Chiesa dello Spirito Santo, aveva organizzato una Scuola per chi non poteva di giorno frequentare nessun tipo di lezione. Le sue opere sociali nella città bruzia furono tante (Cooperative, Leghe del lavoro, Casse rurali), oltre alle tante pubblicazioni su numerosi giornali.
Fu anche l’ispiratore di una presenza cattolica e operaia all’interno del Municipio di Cosenza. Lui stesso, infatti, fu eletto per oltre vent’anni anni a Consigliere comunale per poi assumere la carica di Assessore. «Cosenza non l’ha mai dimenticato – ha infine concluso Spataro – per questo il Comune sarà presente, anche nei prossimi mesi, alle manifestazioni in suo onore. Siamo grati, comunque, al Centro Studi calabrese ‘Cattolici Socialità Politica’ per l’invito ricevuto».