Non è raro trovare rappresentati in opere d’arte, fra dipinti, disegni e sculture, animali e creature fantastiche che sembrano usciti da qualche attuale saga cinematografica di genere fantasy

In realtà sono frutto dell’abilità pittorica o scultorea di artisti del passato, che risalgono addirittura a secoli fa. A partire dall’antichità fino al Rinascimento, passando per il Medioevo, tanti artisti hanno infatti popolato le proprie opere di animali che provengono dal mondo mitologico, letterario e dagli antichi bestiari.
E allora vi chiederete, dove è possibile trovare queste opere? In alcuni Musei italiani e nelle Biblioteche, sicuramente. Un viaggio straordinario promosso dal Ministero della Cultura in collaborazione con Finestre sull’Arte. Una serie di articoli dedicati agli animali e ai luoghi fantastici nelle collezioni d’arte dello Stato. Venti episodi, uno per ogni regione.
Nell’antico Egitto, ad esempio, il Faraone e la Regina potevano essere rappresentati anche come sfingi, mostri mitologici con la testa umana e il corpo da leone. Nel ruolo di guardiani, coppie di sfingi erano solitamente poste l’una di fronte all’altra all’ingrasso del tempio, lungo i viali processionali, o all’ingresso di specifiche stanze nei luoghi di culto. Quella in pietra arenaria del Museo Egizio di Torino, infatti, sorvegliava il Tempio di Amon a Tebe e risale alle XIXª dinastia.