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Il 9 Marzo 1454 nasceva Amerigo Vespucci, fra i primi ad esplorare le coste del Nuovo Mondo

Quando si dice Amerigo l’associazione con l’America è presto fatta. Basta la parola. Eppure tutti sanno che il continente americano fu scoperto dal genovese Cristoforo Colombo e non da lui, il fiorentino Amerigo Vespucci.
Chissà, poi, se quel 10 Maggio del 1498, quando Vespucci salpò da Cadice verso le cosiddette Indie, aveva la minima consapevolezza di raggiungere un Nuovo Mondo che avrebbe preso il suo nome. Amerigo fu uno dei massimi rappresentanti di un’importante e nobile famiglia fiorentina che ebbe numerose proprietà in Via Borgo Ognissanti, proprio in prossimità della Chiesa di Ognissanti dove esiste anche una cappella dedicata alla famiglia.
L’amore per il mare lo colse fin da giovanissimo, portandolo a visitare il mondo ben prima dei 20 anni. Naturalmente conobbe Cristoforo Colombo ed i suoi viaggi, ma la straordinaria conoscenza astronomica delle stelle, acquisita a Firenze sotto la guida di Paolo dal Pozzo Toscanelli, forse gli aveva già fatto intuire che le famose Indie di Colombo, erano in realtà un nuovo Continente.
Vespucci costeggiò soprattutto la parte Sud del Continente, spingendosi fino in Patagonia, contribuendo in modo decisivo, con la sua opera di esploratore e cartografo, alla conoscenza del Sudamerica. Quel Continente si sarebbe, infatti, chiamato America (terra di Amerigo)e solo nel 1507 a dargli il nome furono i cartografi tedeschi Ringmann e Waldseemuller.
A Firenze, oltre che un Lungarno, gli è stato intitolato anche l’omonimo ponte che dal 1957 collega la zona di Borgo Ognissanti con l’Oltrarno, nelle vicinanze di Porta San Frediano. Una curiosità consiste che nel 1978 Francesco Guccini ha pubblicato l’album Amerigo, una delle opere più famose e riuscite dell’artista, dove viene richiamata la figura del grande navigatore alla quale il cantautore accosta e sovrappone la storia di un suo lontano Zio emigrante negli Stati Uniti.