4 anni

Neanche in superiorità numerica, per buona parte della ripresa, la squadra di Occhiuzzi è riuscita ad aggiudicarsi la posta in gioco. Troppo lenta la circolazione della palla e mai letale negli ultimi trenta metri

Il turno infrasettimanale è iniziato aprendo un ciclo di partite fondamentali per il Cosenza, ma nonostante i buoni propositi e la bella prestazione vista a Salerno, le solite pecche dell’undici rossoblù non permettono ai silani di conquistare l’intero bottino e di innescare quella marcia in più, necessaria per allungare il passo verso la salvezza. La sensazione è che questa squadra, malcostruita, non sia la stessa dello scorso anno. Poco cinica e concreta sotto porta e alla quale non mancano, tuttavia, quella amnesie difensive che le fanno, puntualmente, subire goal dai calci da fermo.

Il paradosso è che per gli uomini di Occhiuzzi siano diventati più fatali i calci d’angolo degli stessi calci di rigore. Tant’è che Batman Falcone è ormai in grado di fermare chiunque dal dischetto, ma nulla può quando la retroguardia bruzia oppone poca resistenza sulle palle inattive, continuando ad offrire corridoi penetranti come corsie d’autostrada. Infatti, dopo il vantaggio dei calabresi giunto all’8′ con Gliozzi, puntuale è arrivato il pari di Valentini al 50′ quando lo stesso ha insaccato di testa al cospetto di una difesa molle ed inerme.

Oltretutto, l’ex sampdoriano ha nuovamente salvato la porta dei calabresi respingendo il penalty calciato de Giacomelli dopo che l’arbitro Di Martino lo ha concesso per atterramento in area di Gerbo ai danni di Lanzafame. Poi, il consueto timore di far male agli avversari da parte del Cosenza ed il lento, ma progressivo, ripiegamento difensivo, con la speranza di innescare una qualche veloce ripartenza. Un copione, purtroppo, già visto in tutta la sua nociva infruttuosità, in quanto la squadra bruzia solitamente fatica ad uscire dalla propria trequarti per via delle troppe esitazioni e del movimento lento e macchinoso della palla.

C’è da dire, inoltre, che i veneti non sono mai apparsi particolarmente pericolosi, anche se i Lupi, in realtà, non gli sono stati da meno giacché pochi sono stati i tiri indirizzati verso la porta difesa dal vicentino Grandi. Eccetto al 52′ quando una ghiotta occasione si è presentata ancora una volta sui piedi di Gliozzi, dopo un primo tentativo di Carretta da terra, ma è stato Cappelletti, appostato sulla linea di porta, ad evitare il raddoppio dei calabresi. Poi lo stesso, al 55′, ha dovuto abbandonare il campo per rosso da doppia ammonizione e, a quel punto, la partita è sembrata mettersi in discesa per gli uomini di Occhiuzzi.

Ma i rossoblù, sciaguratamente, non ne hanno saputo approfittare, confermando la loro improduttiva manovra fatta da tanta improvvisazione e da evidenti limiti tecnici. Il mister a fine gara ha parlato di ‘due punti persi‘ e, francamente, a poche settimane dalla fine del Campionato, cominciano ad essere troppi, specie ora che l’Ascoli inizia a farsi sotto con la vittoria ottenuta all’Adriatico di Pescara. Quella fra Reggiana, Ascoli e Cosenza, infatti, sembra essere una lotta apertissima per evitare la retrocessione diretta in Lega Pro e, guarda caso, proprio entrambe le squadre impelagate con i Lupi nella contesa, saranno le prossime avversarie magari da battere (si spera).

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA: Falcone; Antzoulas (46′ Tiritiello), Ingrosso, Legittimo; Gerbo (58′ Corsi), Kone, Sciaudone, Vera (61′ Crecco); Bahlouli (61′ Tremolada); Carretta (74′ Trotta), Gliozzi. A disposizione: Matosevic, Saracco, Idda, Sacko, Bouah, Sueva. All. Occhiuzzi

VICENZA: Grandi; Cappelletti, Padella, Valentini, Barlocco (60′ Beruatto); Zonta, Pontisso (76′ Rigoni), Cinelli; Vandeputte (76′ Nalini), Lanzafame (76′ Gori), Giacomelli (60′ Bruscagin). A disposizione: Gerardi, Perina, Pasini, Longo, Mancini, Agazzi, Jallow. All. Valigi (Di Carlo squalificato)

ARBITRO: Antonio Di Martino di Teramo (Imperiale – Baccini)

IV UOMO: Matteo Marchetti di Ostia Lido

MARCATORI: 8′ Gliozzi (C), 50′ Valentini (V)

NOTE: Gara disputata a porte chiuse. Cielo uggioso con pioggia a tratti, temperatura di 8°C circa. Terreno di gioco in buone condizioni. Al 26′ Giacomelli (V) si è fatto parare un calcio di rigore da Falcone (C)

Ammoniti: 42′ Lanzafame (V), 46′ Cappelletti (V), 49′ Cinelli (V), 63′ Gerbo (C)

Espulso: al 55′ Cappelletti (V) per doppia ammonizione

Angoli: 4-4 (pt 1-2)

Recupero: 0′ pt; 5′ st