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«Questa crisi mai vista va usata per risvegliare gli Usa. I giovani in strada mi rendono ottimista». Così l’ex Presidente americano Barack Obama ha commentato in questi giorni le proteste che da oltre una settimana scuotono l’America. Sono iniziate il 25 Maggio, dopo che una videocamera di sorveglianza ha mostrato al mondo quanto è accaduto al cittadino afroamericano George Floyd. Arrestato con violenza dalla polizia a Minneapolis, nonostante fosse disarmato, l’uomo è morto dopo essere rimasto per otto minuti e 46 secondi schiacciato a terra con il ginocchio sul collo dal poliziotto Derek Chauvin. L’autopsia ha rivelato che Floyd, risultato positivo al Covid-19, è morto per asfissia. L’ex agente Chauvin è ora in stato di arresto con l’accusa di omicidio di secondo grado. Rischia fino a 40 anni di carcere. Insieme a lui sono stati arrestati gli altri tre poliziotti presenti sul posto.

Tanta brutalità, infatti, ha riportato in strada milioni di persone, da Seul a Londra, da Tokio a Madrid, che al grido di I Can’t Breathe, le parole che Floyd ha pronunciato più volte mentre il poliziotto restava immobile sopra di lui, hanno dato vita ad una fortissima ondata di proteste contro il Razzismo che, travalicando la cronaca, dagli Stati Uniti sono giunte anche in Europa e, quindi, in Italia. Ieri, infatti, a Roma migliaia di giovani si sono radunati in Piazza del Popolo, mentre a Washington una folla di oltre 6 mila persone si apprestava a marciare verso l’area di Lafayette Plaza, di fronte ad una Casa Bianca blindatissima.

In molti, dunque, nelle città italiane hanno accolto l’appello lanciato sui social da un vasto cartello di Organizzazioni. Nella Capitale i manifestanti si sono presentati con la mascherina e con cartelli inneggianti le parole d’ordine a seguito della campagna esplosa dopo il barbaro omicidio. Il momento culminante si è, comunque, registrato intorno alle 12:00, quando tutti i partecipanti si sono appunto inginocchiati con il pugno alzato, per 8 minuti e 46 secondi, per ricordare il tempo in cui Floyd è rimasto schiacciato sull’asfalto sotto il ginocchio di colui che lo ha crudelmente soffocato. Un gesto che, sul piano politico, potrebbe ora costare caro al candidato Trump per la sua rielezione.