C’è una cantinetta minuscola sotto il pavimento delle Cappelle Medicee a Firenze a cui si accede da una botola che si apre su 12 gradini. Cela un tesoro mai visto dal pubblico, una teoria di disegni attribuiti al Buonarroti. La chiamano la Stanza segreta di Michelangelo perché è qui che l’artista, sottraendosi all’ira dei Medici, si nascose nel 1530 per evitare una condanna a morte per alto tradimento, quando Firenze si divideva tra sostenitori dei signori e della Repubblica, lui aveva parteggiato per quest’ultima.
Questa Stanza, piena di schizzi a carboncino e sanguigna, studi d’artista, modelli di opere già realizzate o da realizzare, copie di capolavori a lui particolarmente cari, come la testa di Laocoonte, scoperta 48 anni fa. Il 15 Novembre 1975l’allora Direttore del Museo delle Cappelle MediceePaolo Dal Poggetto, volendo realizzare un’uscita di sicurezza per il Complesso, chiese ad alcuni restauratori di capire se quella Sala sotterranea lunga 10 metri, celasse qualcosa.
La prima opera emersa dopo settimane di lavoro con bisturi e lente d’ingrandimento, fu la figura di un Cristo. Poi, ne seguirono altre. La scoperta agitò gli studiosi. C’era chi riteneva che i disegni fossero tutti di Michelangelo, chi li riconobbe come solo in parte suoi e chi, come ormai credono in tanti, pensò che fossero misti. Il dibattito restò aperto e gli studi ripresero subito. Di certo a quasi 50 annidalla scoperta tutti potranno ammirare il nascondiglio di un genio.