La semplice ricetta populista che ha permesso a Javier Milei di conquistare l’Argentina è diventata il piano strategico del Governo
A minacciare,vsenza scomporsi, una svolta autoritaria appena 20 giorni dopo essersi insediato alla Casa Rosada è lo stesso leader anarco-capitalista. Che in piene Feste natalizie, nell’ultima intervista dell’anno, ha lanciato il siluro: se il Parlamento si rifiuta di approvare il megadecreto con il quale l’Esecutivo intende modificare o derogare 366 leggi che regolano diversi Settori dell’economia, lui convocherà un plebiscito, perché sia il popolo a decidere.
Ma a far scattare l’allarme sulla stabilità delle Istituzioni democratiche non è stata solo la minaccia di un plebiscito che, di fatto, esautorerebbe il Parlamento di Buenos Aires. La conferma delle intenzioni di Milei è arrivata alcuni giorni fa, con la presentazione al Congresso di una legge omnibus, con la quale chiede in sostanza ai Deputati che gli concedano i pieni poteri.
La proposta è quella di dichiarare l’emergenza pubblica in materia economica sino al 31 Dicembre 2025, ma prorogabile di altri 2 anni, ovvero per tutto il suo mandato presidenziale. Un periodo nel quale Milei avrebbe il potere di decidere su questioni che, in base alla Costituzione, può legislare solo il Parlamento. Per questo Milei, ancora forte della ‘luna di miele’ con gli elettori, sembra avere molta fretta.