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Martedì 9 Giugno il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna  parteciperà, in videoconferenza, all’udienza pubblica della Corte Costituzionale sulla legittimità della pena detentiva in merito al reato di diffamazione a mezzo stampa. Verna seguirà l’udienza in collegamento dallo Studio Legale di Giuseppe Vitiello di Napoli che ha curato l’istanza con la quale, per la prima volta nella storia, l’Ordine dei Giornalisti è ammesso presso un giudizio alla Suprema Corte.

«La categoria, rappresentata dal CNOG, è compatta nel chiedere l’abrogazione del carcere per i giornalisti – dichiara il Presidente dell’Ordine – ma questa pena afflittiva in vigore nel nostro Paese, come ha notato contrariato il Consiglio d’Europa, è questione tanto annosa quanto, aggiungiamo noi, vergognosa e non più tollerabile. La stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha più volte sollecitato i Governi italiani, succedutesi nel tempo, a rivedere il reato di diffamazione. Sul giornalismo in Italia, purtroppo – conclude Verna –, i temi concernenti le regole obsolete sono tanti e auspichiamo che, a partire dalla pronuncia della Corte che auguriamo vada incontro alla libertà di stampa, si possa avviare una revisione complessiva delle norme».