Auguri, dunque, al Peter Pan della moto. Il Campionissimo planetario con 9 titoli conquistati. Una leggenda delle ruote che ha fatto il giro del mondo. Il suo numero 46, come gli anni che compie, un’icona per tutti gli appassionati del Motorsport. Un marchio di eccellenza che sgorga dalle sue imprese in pista, per poi tramutarsi in un timbro delle sue tante attività.
Il suo numero di gara è stato, infatti, ritirato ufficialmente nel 2022 nel corso del Gran Premio d’Italia. Tavulia, inoltre, paese nelle Marche che gli ha dato i natali, è divenuto un’icona, quasi come Maranello. Da piccolo sognava di fare il camionista: «Non so perchè – ammette oggi Valentino – ma era un mestiere difficile». Poi, ha coltivato la passione per la chitarra, prima di salire sulle moto.
Un artista, nelle manovre in pista e nelle esultanze, a cominciare dalla celebre bambola gonfiabile del Mugello per canzonare Max Biaggi. Ha restituito al Motociclismo italiano un vivaio interessante, promuovendo la crescita tra gli altri di Marini, Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi e quel Pecco Bagnaia che, in fondo, ha raccolto la sua eredità.
