In manovra si calcola un incremento medio del 6% pari a 170 euro mensili

Per Cgil e Uil si tratta, comunque, di parametri molto lontani dai picchi raggiunti dall’inflazione negli ultimi 2 anni e che non permettono di recuperare la perdita di potere d’acquisto da parte dell’euro. Nessuna obiezione, invece, è arrivata dalla Cisl, con il Segretario confederale Ignazio Ganga che ha espresso apprezzamento per «un incontro che, oltre ad affrontare il tema del rinnovo contrattuale per i pubblici dipendenti, ha esaminato altri aspetti di grande rilevanza per il rafforzamento della Pubblaca Amministrazione italiana».
Il Ministro Paolo Zangrillo, intervenuto all’incontro ed incalzato sulle cifre e sui contratti, ha parlato tuttavia di formazione del personale e di premialità: «Se dobbiamo modernizzare la Pubblica Amministrazione – ha, quindi, spiegato – non possiamo pensare che la motivazione delle persone risieda solo in una retribuzione adeguata ai livelli di mercato. Certo che questo è un tema importante, ma sono tanti gli elementi che concorrono a fare diventare un’Organizzazione attrattiva».
La maggioranza dei sindacati ha, comunque, poca voglia di divagare e ad essere contestate non sono state solo le cifre stanziate, ma anche il metodo, cioè l’anticipo di 2 miliardi sui prossimi rinnovi contrattuali che verrà erogato a Dicembre in un’unica soluzione e la cui entità è stata decisa in modo unilaterale dal Governo, senza lasciare alcun margine di trattativa ai rappresentanti dei lavoratori.