Dal prossimo trimestre luce e gas costeranno di più. Molto di più. A prefigurare il rincaro delle bollette per l’energia destinate a Imprese e famiglie è il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani

«I dati tendenziali sugli aumenti dei costi dell’energia sono noti e monitorati da tempo dagli addetti ai lavori: le variazioni delle bollette sono stabilite ogni trimestre dall’autorità per l’energia sulla base del costo delle materie prime come il gas e dal costo della CO2 – ha sottolineato Cingolani che ha, poi, aggiunto -. Il Governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie».

L’aumento del costo dell’energia è una delle dinamiche innescata dalla ripresa dei consumi e delle attività produttive, coincidenti con il periodo della ripartenza. Un primo forte rincaro è stato, infatti, registrato proprio all’inizio dell’estate, quando l’aggiornamento trimestrale dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente ha determinato un innalzamento del 9,9% per la luce e del 15,3% per il gas.

Intanto, anche il costo del petrolio è salito alle stelle, pressappoco a quota 70 dollari a barile, dopo un lungo periodo di stagnazione al di sotto dei 35 dollari durante tutto il 2020. Tutti fattori che da tempo hanno indotto la stessa Autorità a segnalare al Governo lo scenario avverso, tant’è che a fine Giugno l’Esecutivo è intervenuto, prevedendo l’istituzione di un fondo da 1,2 miliardi di euro, con l’obiettivo di mitigare gli effetti che sarebbero stati generati dagli aumenti record.