Lo ha fatto attraverso una lettera inviata al Presidente D’Elia: «La situazione della Civica non potrà essere risolta se non attraverso una vera e propria riforma che possa riportarla nell’alveo del Comune»
Occhiuto si è rivolto al Presidente D’Elia in risposta ad una missiva che lo stesso, nei giorni scorsi, aveva indirizzato al primo cittadino. Nel preannunciare a breve un incontro ha, tuttavia, sottolineato di essere stato aggiornato sulle ultime vicende della prestigiosa Istituzione culturale: «Le preoccupazioni che lei nutre sul futuro della Biblioteca – scrive, infatti, il Sindaco di Cosenza – sono anche le mie, avendo ben presente la difficile situazione nella quale si dibatte la Civica. Il Comune fa parte del Consiglio di Amministrazione come socio fondatore, al pari della Provincia, ma la Biblioteca ha una sua autonomia rispetto alla quale non abbiamo competenze di ordine gestionale».
E’, d’altronde, risaputo che la Biblioteca versa in una preoccupante situazione debitoria, in cui spesso, si sono registrate numerose difficoltà nel corrispondere gli stipendi ai dipendenti. «Va detto, per amore della verità – ha spiegato Occhiuto nella sua lettera – che il contributo del Comune, erogato fra mille difficoltà ed anche assumendoci delle responsabilità quando le restrizioni del predissesto avrebbero suggerito l’inopportunità di erogarlo, non è servito a rilanciare la Biblioteca».
«Abbiamo, però, ritenuto che quella del contributo a sostegno della Civica fosse una voce importante, convinti come siamo che anche i servizi culturali siano essenziali. Siamo ora in attesa – ha, poi, proseguito il primo cittadino – di conoscere le prescrizioni del Ministero dell’Interno in ordine all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, approvata dal Consiglio comunale e ratificata da qualche giorno dallo stesso Ministero, per verificare la possibilità di istituire una nuova posta di bilancio ad hoc. Se la Biblioteca fosse del Comune – ha, infine, concluso Occhiuto – accanto ad un nuovo indirizzo gestionale, si potrebbero mettere in campo anche una serie di attività propedeutiche al suo effettivo rilancio».