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Il 72% degli americani pensa che non abbia più le capacità mentali per guidare il Paese

Una sessione collettiva di terapia familiare, che si è conclusa con l’incitamento a continuare la corsa alla Casa Bianca. Così i più originali hanno definito la riunione di ieri sera a Camp David tra il Presidente Biden, la moglie Jill, i figli Hunter e Ashley e i nipotini. Un appuntamento previsto da tempo, secondo la sua campagna elettorale, per scattare qualche foto.
La bufera provocata dal dibattito di Atlanta è stata al centro della conversazione e secondo il New York Times in particolare Hunter ha spinto il padre ad andare avanti, perché secondo lui può ancora vincere. Nonostante un sondaggio pubblicato ieri dalla CBS, secondo cui il 72% degli americani si è convinto che non abbia più le capacità mentali necessarie per guidare il Paese.
Sabato sera la manager della campagna Jen O’Malley Dillon ha tenuto una chiamata con i sostenitori per placarli. Ha notato che dalla disastrosa notte di Atlanta in poi, sono arrivati 27 milioni di dollari in donazioni, perciò la risposta della base è stata quella di incoraggiare Biden ad andare avanti. Trump, tuttavia, non riesce ad allargare il consenso oltre quello ottenuto finora e, quindi, Biden ha la possibilità di scavalcarlo negli Stati dove ancora è in bilico.
Sul piano Ufficiale questa è la posizione dei leader democratici, ma i finanziatori e sostenitori politici che hanno partecipato alla chiamata di O’Malley Dillon non ne sono usciti rassicurati. Il problema è che la gente ha visto la debolezza del Presidente con i propri occhi e non crede più alla sua capacità mentale di guidare l’America per altri 4 anni, anche se la First Lady Jill lo aveva già incoraggiato con forza a continuare la corsa.

*L’immagine in evidenza è a cura di Erin Scott