Per il Cremlino l’America getta benzina sul fuoco

«Gli Stati Uniti appoggiano fortemente la Sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. È mia opinione che tutti intorno a questo tavolo dovrebbero farlo» ha detto il Presidente Joe Biden al suo ultimo G20 di ieri, in Brasile. Nonostante il tentativo del Presidente brasiliano Lula da Silva di concentrare i lavori del Vertice sulla riduzione della povertà e sui cambiamenti climatici, la guerra in Ucraina, giunta al suo millesimo giorno, è stata al centro delle discussioni.
Il Comunicato finale è vago, ma i toni comunque si scaldano. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto che «l’Amministrazione uscente a Washington continua a gettare benzina sul fuoco», facendo riferimento alle dichiarazioni di Putin per il quale il lancio in territorio russo di Atacms, significherebbe che l’America ed i suoi alleati sono in guerra contro la Russia.
Intanto, Ungheria e Slovacchia condannano la decisione americana e parlano di una pericolosa escalation. Il figlio di Donald Trump, Don Jr., dichiara che Biden «sta causando la Terza guerra mondiale». «I missili parleranno da soli» dice, inoltre, Zelensky da Kiev, invitando il G20 a prendere nota dell’ultimo attacco russo di ieri su Odessa. Il francese Macron ha, infine, detto che parlerà con Putin al momento opportuno, anche se il leader russo «non vuole la pace».