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Domai 8 Marzo esce Sangue dove dentro c’è tutta la sua vita

Ci sono le difficoltà dell’adolescenza, la passione per la musica ed il dolore della malattia. Fra le protagoniste dell’ultimo Festival di Sanremo, Marianna Mammone, questo il suo vero nome, consegna al pubblico un vivido autoritratto di 12 canzoni.
«Ho voluto parlare di storie della mia vita e di fattacci che ho vissuto. Nel disco affronto tematiche più o meno sensibili però trattate in modo leggero». La cantautrice di San Michele Serino, in provincia di Avellino, si confessa in modo molto intimo.
«C’è una canzone, Veleno, che ho scritto mentre facevo le terapie per un tumore al sangue – ha, poi, confessato l’autrice -. L’abbiamo registrata pianoforte e voce in presa diretta, perché volevo che si sentisse la sofferenza nella voce». L’accompagna Mark Harris, tastierista tra gli altri di Fabrizio De André.
Il tono dell’album è leggero, fra rap e dance elettronica, ma i temi sono al quanto importanti. Si parla di bullismo e violenza psicologica nella sanremese La rabbia non ti basta, di femminismo in Ragazzina. E anche quando si parla d’amore, le canzoni hanno sempre un retrogusto amaro.
Il linguaggio, comunque, è sempre esplicito: «Nella musica ho sempre detto cose che nella vita quotidiana non avrei mai detto – ha, infine, dichiarato BigMama -. Oggi sono più libera, dico ciò che voglio, ma penso di essere sempre politicamente corretta, attacco ciò che merita di essere attaccato, senza intaccare la sensibilità di nessuno».
Bomba a mano, infine, è la prima canzone italiana in cui una donna esprime la gelosia in modo esplicito per un’altra donna: «La persona di cui parlo ha cercato di sminuirmi agli occhi della mia ragazza. Non mi piacciono i comportamenti possessivi – cocnclude, dunque, la cantante campana – e se a farlo è una donna ci resto male. Il rispetto ce l’avrò sempre, ma la mia aspettativa per le donne è sempre più alta».