I 500 euro per i diciottenni da spendere in prodotti e attività culturali da quest’anno è strutturale. E’ stata stabilizzata nella Legge di Bilancio e consente di fare anche una programmazione più definita. Si tratta di un modello di riferimento anche per altri Paesi, a partire da Francia e Spagna
«Insieme ad alcuni Ministri della Cultura europei, abbiamo proposto l’istituzione di una card cultura valida su tutto il territorio continentale, per fruire dei contenuti culturali indipendentemente dal Paese di provenienza» ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini. I dati sull’utilizzo del bonus, infatti, sono molto significativi e parlano di una crescita progressiva. Per i nati nel 2001, su 575.772 potenziali beneficiari, si sono registrati 389.668 ragazzi. Dato che è cresciuto ulteriormente per i nati nel 2002 in quanto su 559.649 potenziali beneficiari, si sono registrati 415.114.
Un accordo fra il Ministero della Cultura e la Guardia di Finanza, inoltre, controlla e vigila sulle eventuali attività di frode. Anche su questo punto, la stabilizzazione del bonus consentirà di perfezionare ancor di più gli strumenti di controllo e di investire su una misura fondamentale, per avvicinare i giovani ai consumi culturali.
«La misura del bonus cultura da quest’anno è strutturale – ha ribadito il Ministro Franceschini nel corso di un Question Time alla Camera dei Deputati -. E’ stata stabilizzata nella Legge di Bilancio e consente di fare anche una programmazione più definita. Si tratta di un modello di riferimento anche per altri Paesi, a partire dalla Francia e dalla Spagna. Insieme ad alcuni Ministri della Cultura europei, abbiamo inoltre proposto l’istituzione di una card cultura valida su tutto il territorio continentale, per fruire dei contenuti culturali indipendentemente dal Paese di provenienza».