Si spense il 15 Aprile 1446 l’autore della maestosa Cupola che ancora oggi sovrasta il Duomo

Colonna del Rinascimento fiorentino, primo architetto e progettista di concezione moderna, capace di coniugare processi operativi e tecnici con una progettualità che seguiva regole di prospettiva e proporzionalità geometrica. Filippo Brunelleschi fu, infatti, artefice di un nuovo sistema costruttivo dal quale sono nate opere straordinarie e di grande ispirazione.
Nato a Firenze nel 1377, Brunelleschi iniziò come orafo e scultore e la realizzazione della Cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, occupò quasi tutta la sua carriera. La costruzione venne iniziata nel 1296, ma si interruppe all’altezza del tamburo ottagonale, ovvero la base dell’attuale Cupola, a causa di problemi tecnici ed economici.
Dopo l’indizione del concorso bandito nel 1418 dall’Opera del Duomo, allo scopo di raccogliere idee e proposte per risolvere l’annosa questione, Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti, che in seguito fu rimosso dall’incarico, furono nominati capomastri. E così nel 1420 iniziò la costruzione dell’opera.
Il piano di costruzione, pare volesse sfidare le leggi della fisica, delineava il progetto architettonico nel suo insieme e fu redatto dallo stesso Brunelleschi, per essere poi completato nel 1434, e ad oggi è ancora la più grande testimonianza in muratura mai costruita. Il grande artista spirò, infine, a Firenze nella notte fra il 15 e il 16 Aprile, ed unico suo erede fu il figlio adottivo Buggiano.