La puntata andata in onda ieri sera su Report ha confermato quanto già si sapeva in passato

Che Moggi non fosse, in ogni caso, uno stinco di Santo, lo si era capito prim’ancora che su di lui si abbattessero tutte le nefandezze del Sistema calcio. Furono, infatti, anni terribili, di vergognosi tentativi per corrompere gli arbitri e mettersi così dalla parte dei cattivi.
Una farsa in cui tutte le Società hanno preso parte alla girandola delle interccetazioni, a comincare dall’onesto ed incorruttibile Moratti, l’uomo graziato dalle prescizioni e dal suo sodale Guido Rossi che con una operazione del tutto truffaldina ha concesso al Club neroazzurro uno scudetto farlocco quanto immeritato.
Ora, a distanza di quasi un ventennio, una nuova ondata di incarogniti farisei e falsi moralisti irrompe sulla scena per scagliarsi contro la Juventus, individuata ancora una volta come il male assoluto di uno sport ormai in bassa fortuna.
Gridano alla Serie B, invocano vendetta e sete di giustizia (chissà quale, ci verrebbe da dire), ma non sanno che il loro odio è frutto di un destino barbaro che per troppi anni li ha visti soccombere, in Italia, alla legge del più forte.
Una forza che ora, i creduloni del nulla, vorrebbero tradurre in disonestà e malafede, anche se si tratta in realtà dei loro ‘miglior’ pregi, che li rende come sempre, agli occhi di persone semmai più avvedute, degli inutili stolti vittime del loro rancore.