Radicamenti Mendicino Festival continua e accoglie l’arrivo di Agosto con un grande appuntamento Venerdì 2 alle ore 21:00 presso Palazzo Campagna che ospiterà la prima nazionale assoluta di Calarbresh – Cataldo Perri canta Carmine Abate.
E’ un racconto che, attraverso la musica e i testi, s’inoltra alla scoperta delle radici della tradizione popolare legate alle prime migrazioni. Si tratta di un viaggio sentimentale che indaga sul sogno di quell’America cercata, evocata e finalmente trovata, quasi a diventare una terra mitizzata.
Ida Guglielmotti di Isoradio Rai lo definisce così: «Questo è un disco in cui parole e musiche sono impastate con un sentimento difficile a definirsi. Fosse brasiliano potrebbe essere saudade. Fosse spagnolo, potrebbe essere quell’ondata leggera dell’anima che Garcia Lorca chiamava el Duende, quel mistero del pensiero che ti spinge a cercare, a guardare fuori di te, pur rimanendo centrato sulla tua identità»
Note Biografiche:
Carmine Abate è nato nel 1954 a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria. Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive a Besenello, in Trentino. Come narratore, ha esordito in Germania con Den Koffer und weg! (1984), cui sono seguiti romanzi di successo e raccolte di racconti. I suoi libri, vincitori di numerosi premi, sono tradotti in Francia, Stati Uniti, Germania, Olanda, Grecia, Portogallo, Albania, Kosovo, Giappone e in arabo. La collina del vento ha vinto il 50° Premio Campiello.
Cataldo Perri è nato a Cariati, in provincia di Cosenza, di professione medico, ma musicista per vocazione. Suona la chitarra battente con una personalissima tecnica che lo ha reso famoso soprattutto negli ambienti della tradizione calabrese. Autore di testi e musiche suonate e interpretate sia in Italia che all’estero.