Il secondo Rapporto Annuale sulla buona comunicazione dell’emergenza quotidiana, nasce all’interno dell’Osservatorio permanente Ital Communications e Censis
Un primo elemento è sotto gli occhi di tutti: l’emergenza quotidiana ha generato una domanda di informazione inedita da cui nessuno è escluso. Il 97,3% degli italiani, infatti, nell’ultimo anno ha cercato notizie su tutte le fonti disponibili, off e online.
Il Covid-19 prima, la guerra poi, con il susseguirsi della cronaca degli ultimi mesi ha dimostrato che ci dobbiamo abituare al ripetersi di emergenze planetarie imprevedibili ed inimmaginabili, in cui la comunicazione gioca un ruolo fondamentale nella rappresentazione della realtà, incidendo fortemente sulla formazione delle coscienze e sui comportamenti individuali.
Questo processo di creazione e circolazione dell’informazione dal basso ha degli effetti che si traducono, soprattutto nel web e sui social media, in una democratizzazione dei contenuti, ma anche nella costruzione di realtà parallele a quelle ufficiali, capaci di incidere su opinioni e comportamenti di milioni di persone complicando ulteriormente realtà già di per sé complesse.
«Il Rapporto vuole essere uno strumento al servizio dei decisori politici, degli esperti e dell’opinione pubblica – fanno sapere dal Censis – attraverso il quale si analizzano con cadenza annuale le fenomenologie che scaturiscono dal mondo della comunicazione e dell’informazione».