Primo bilancio per il Padiglione Venezia inaugurato lo scorso 22 Aprilenell’ambito della 59ª Esposizione Internazionale d’Arte
Dal taglio del nastro al 2 Agosto, esclusi i giorni di preapertura riservati agli addetti ai lavori, sono stati oltre 100 mila i visitatori del progetto espositivo. La mostra, lo ricordiamo, nasce nella visione della curatrice Giovanna Zabotti, come un viaggio introspettivo nel cambiamento e nella rinascita. L’esposizione affronta la metamorfosi attraverso la natura e l’arte e si potrebbe definire un percorso che si compie nel movimento.
«La cosa fondamentale per noi – ha dichiarato la Zabotti – era coinvolgere il visitatore, renderlo parte integrante dell’opera. Fin dall’inizio lo avevamo immaginato come una parte di essa, in quanto entra nel percorso, interagisce emotivamente con esso e lo vive. L’intento è sempre quello di ‘lasciare qualcosa’ a chiunque entri. Anche solo un pensiero o un ricordo positivo».
Il viaggio si sposta poi nelle atmosfere volte al futuro dei giovani artisti vincitori del concorso Artefici del Nostro Tempo. I visitatori, per vivere e comprendere al meglio l’esperienza, sono accolti e accompagnati dagli studenti dell’Università di Ca’ Foscarie dello Iuav, che si sono anche organizzati in tour guidati in italiano e in inglese ogni giorno con orari prefissati, sino al prossimo 27 Novembre data conclusiva dell’evento.