Con l’adozione della G20 Rome Leaders’ Declaration, si è concluso il vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi del G20, che si è tenuto a Roma, presso il Roma Convention Center La Nuvola. Al termine dei lavori, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto la tradizionale Conferenza Stampa conclusiva
Sono stati due giornate intense per i leader mondiali giunti nella capitale da ogni parte del mondo. Incontri, summit e accordi bilaterali hanno caratterizzato le attività dei Governi presenti al vertice internazionale. Al centro del dibattito la questione legata all’emergenza climatica: «Con l’accordo di Parigi – ha sottolineato Mario Draghi – ci siamo impegnati ad affrontare collettivamente il riscaldamento globale. Ma i passi in avanti che abbiamo intrapreso da allora si sono rivelati insufficienti».
Questa volta il Presidente del Consiglio non usa mezzi termini per sottolineare la gravità della situazione: «La crisi climatica è il problema decisivo dei nostri tempi. Mette in pericolo il nostro sostentamento, minaccia la nostra prosperità, mette a rischio il nostro futuro. Con lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare e gli eventi meteorologici estremi che si verificano sempre più frequentemente, ci troviamo di fronte a una scelta semplice. Possiamo agire ora o pentircene in seguito» ha, infine, evidenziato il premier italiano.
Tant’è che oggi stesso, Lunedì 1 Novembre, sarà a Glasgow per partecipare a COP-26 World Leaders Summit. L’arrivo in Scozia è previsto nella tarda mattinata e ad accoglierlo ci sarà il padrone di casa Boris Johnson, il quale spera con il vertice di rilanciare il suo Governo e la sua immagine. «Abbiamo fatto progressi al G20, ma non basta. Se fallisce Glasgow, fallisce tutto» ha, inoltre, dichiarato di rientro da Roma. Nella città scozzese è giunta da un paio di giorni anche Greta Thumberg, pronta a sostenere la sua battaglia per il futuro del pianeta.