Nell’ambito del Mese della Memoria nel corso di questo Sabato 5 Febbraio, alle ore 17:00, sarà inaugurata la mostra fotografica Vedere l’altro, vedere la Shoah a cura di Alessandra Carelli e Paolo Coen

La mostra fotografica, nata da un progetto dell’Università della Calabria e oggetto di un concorso, è stata già presentata in Albania, Croazia, Jugoslavia e, in Italia, a Roma a Casina dei Vallati, presso la Fondazione Museo della Shoah, che spesso realizza mostre itineranti volte alla trasmissione della Memoria e a sostenere la didattica sul tema delle persecuzioni razziali.
Secondo una nota interpretazione del pensiero di Theodor Adorno, scrivere una poesia, recitare un brano teatrale o dipingere un quadro dopo Auschwitz equivarrebbe a commettere un crimine etico: «un atto di barbarie».
Trascorsi, ormai, più di settant’anni dalla discriminazione e dallo sterminio degli ebrei d’Europa, si può in realtà affermare che il mondo dell’arte ha imboccato la strada opposta. La Shoah, infatti, oltre ad essere la fonte di migliaia di opere di testimonianza diretta, ha ispirato e ancor oggi ispira la produzione di intere generazioni di artisti, ebrei e non ebrei.
La mostra è in linea con il significato del Giorno della Memoria ed intende sviluppare e diffondere una più ampia sensibilità verso gli atroci eventi della Shoah e, in stretta conseguenza, verso i moderni concetti di educazione civile sottesi al rispetto per le minoranze, indipendenza di pensiero, comprensione reciproca, responsabilità individuale e riflessione politica. I contenuti saranno visitabili gratuitamente fino al prossimo 27 Febbraio secondo gli orari del Museo.