Secondo le indicazioni fornite dal Ministero del Lavoro e dalla Banca d’Italia si registra un lieve incremento dell’occupazione in attesa che il Paese possa riprendere spedito un ritorno alla normalità
Dai dati acquisiti e analizzati si evidenzia che fra l’inizio di Gennaio e la penultima settimana di Febbraio le assunzioni, al netto delle cessazioni, sono aumentate a ritmi sostanzialmente identici a quelli rilevati nel corrispondente periodo del 2020, quando ancora non si era manifestata la pandemia. Si conferma, tuttavia che dalla fine di Febbraio di quest’anno, sino alla metà del mese di Aprile, a causa dell’andamento dei contagi, la creazione netta di posti di lavoro risulta essere purtroppo rallentata.
Sono, poi, tornati a manifestarsi segnali di ripresa nei primi 4 mesi del 2021 in cui l’impatto della pandemia è stato significativamente meno intenso di quello osservato nello stesso periodo del 2020. Secondo uno scenario compatibile con le previsioni macroeconomiche della Banca d’Italia, senza lo shock provocato dall’emergenza sanitaria, la crescita dei nuovi posti di lavoro sarebbe avvenuta all’incirca agli stessi ritmi del 2019.
Nel 2021, invece, la dinamica nell’Industria, pur con ampie eterogeneità fra i diversi comparti, è rimasta complessivamente in linea con quella osservata nel 2019. Nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, sono state create circa 100 mila posizioni di lavoro, come due anni prima, in cui il rallentamento osservato da fine Febbraio è, invece, interamente imputabile ai servizi privati dove la creazione di posti di lavoro è rimasta su valori sostanzialmente nulli.