Il corsivo è morto. O se non è morto, è in viadi estinzione. Se ne sono accorti al Ministero dell’Istruzione, quando hanno avuto contezza delle ultime prove da Avvocato. La maggior parte erano vergate in stampatello. Lettere abbarbicate sugli alambicchi della legislazione prive di ogni personalità.
«Sono rimasto molto colpito che a un esame per Avvocati, gli studenti usassero lo stampatello – ha detto sconcertato il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara -. Parlando con i Docenti ho capito che in qualche Scuola il corsivo non si insegna più e credo che questo sia negativo».
Ma il corsivo è la base dell’umanità, hanno detto fior di studiosi, l’origine della parola. Espressione dell’arte e dell’animo umano. Si impose nell’Italia del Rinascimento per la convinzione diffusa che derivando dal latino «currere» (correre o scorre), consentisse di tradurre più velocemente il proprio pensiero su carta.