Un’altra ‘chiamata alle armi‘ per il popolo rossublù che, per l’ennesima volta, si troverà costretto a sostenere la propria squadra nel momento più delicato della Stagione
Saranno in tanti questa sera allo Stadio San Vito-Marulla a sostenere il Cosenza. Un rito che, ormai, si ripete da alcuni anni a causa delle solite promesse mancate di patron Guarascio.
Sarà, infatti, la gara contro il Cittadellaa decidere le sorti dei Lupi per il prossimo Campionato di Serie B. Se va bene ad attendere i silani nella sfida playout ci saranno Alessandria o Vicenza.
Dopodiché si tornerà a contestare il Presidente, l’unico che continua a divertirsi nel coltivare il suo ‘hobby‘ preferito, mentre una marcata sofferenza segna i volti di tanti cosentini che amano la squadra. Un amore, purtroppo, troppe volte non corrisposto.
Per il resto, dunque, è un continuo arrovellarsi in brutti presagi, che da tempo, a queste latitudini, non trova più pace. Da quando, infatti, la squadra bruzia è approdata nuovamente in Cadetteria, è stato un susseguirsi di tormenti, alimentati da situazioni a dir poco difficili.
E’ sembrato essere come in un Luna Parkcon la corrente perennemente staccata, in attesa che qualcuno facesse, prima o poi, ripartire la Giostra. Il futuro, oltretutto, non promette nulla di buono.
Le grandi metropoli del Sudcome, ad esempio Bari e Palermo, sono pronte a rilanciarsi nel calcio che conta, grazie soprattutto a nuovi investitori ed ingenti capitali che arriverebbero soprattutto dall’estero.
Il Cosenza, tuttavia, è sempre lì, a farla da ‘Cenerentola‘, nella speranza che la Società bruzia possa ancora avere uno spazio adeguato nella vetrina del calcio professionistico, viste le esigue risorse di cui beneficia, nonostante si trovi inserita nel redditizio circuito dei diritti televisivi di Skye Dazn.
Farà, comunque, sempre un certo effetto vedere lo Stadio gremito da oltre 10 mila persone. Da quello che si apprende in Via degli Stadi, pochi hanno deciso di saltare questo fatidico appuntamento.
In città e provincia, d’altronde, c’è sempre voglia di calcio ed il pubblico previsto è quello delle grandi occasioni. Una folla entusiasta che, in realtà, meriterebbe ben altre vetrine.
Persino il Sindaco Caruso in questi giorni ha chiamato a raccolta i tifosi: «Venerdì 6 Maggio dobbiamo essere tutti allo Stadio a sospingere la nostra squadra» ha detto, appassionato, il primo cittadino.
In fondo, come dargli torto. In questi ritagli sbiaditi di una Primavera esitante, la città sogna. Lo fa, perché vorrebbe tanto vivere un momento di gloria autentica, senza dover ogni volta ricacciare negli inferi i ‘fantasmi‘ della Lega Pro.