Un pubblico entusiasta ha sostenuto l’atteso debutto del Cosenza nel proprio stadio contro il Livorno, tant’è che già nel prepartita ha iniziato ad intonare cori e canti che sono poi esplosi quando i giocatori rossoblu hanno fatto il loro ingresso in campo.
Questa volta il manto erboso appariva in ottime condizioni, l’esperienza del 1 Settembre contro il Verona era già diventato un lontano e flebile ricordo. Puntuale il fischio d’inizio del Signor Ros di Pordenone, arbitro del match.
Nei primi 10’ il Cosenza mette subito in apprensione la difesa del Livorno. La manovra è sciolta e brillante. L’undici calabrese tiene bene le posizioni ed è ordinato in ogni reparto, nonostante una sbavatura della difesa che al 12’ mette Mirulo (L) solo davanti a Saracco (C) ma il tiro, per fortuna dei LUPI, termina di qualche metro sopra la traversa.
Il Livorno gestisce palla a centrocampo con frequenti passaggi in orizzontale, ma ciò che manca sono le verticalizzazioni.
Il Cosenza, al contrario, quando può punta l’area avversaria e lo dimostra al 19’ una straodinaria azione sulla sinistra di Garritano (C) che con uno slalom ubriacante entra in area seminando avversari, la conclusione però è alta.
Al 24’ Tutino (C), dopo una bella quanto efficace ripartenza del Cosenza, sfiora il vantaggio a seguito di una smanacciata di Mazzoni (L) e al 32’ è ancora lui a chiudere una ficcante triangolazione con Mungo (C) il quale calcia in maniera imprecisa.
Al 35’ il Cosenza passa in vantaggio con Tutino che schiaccia in rete da distanza ravvicinata. Nei minuti di recupero, precisamente al 47’ i calabresi sfiorano il raddoppio con Garritano la cui conclusione viene respinta dal portiere livornese.
Nella ripresa il Cosenza cambia decisamente ritmo. La gara si fa lenta e il passo dei centrocampisti è quanto mai pesante e macchinoso. Questo, ovviamente, non fa presagire nulla di buono, anche se i toscani sono comunque evanescenti e difficilmente concludono in porta.
Ma il calcio, purtroppo, ha le sue regole non scritte. Per quanto immeritato ed inaspettato al 39’ giunge, senza alcun preavviso, il pareggio di Giannetti entrato nel primo quarto d’ora della ripresa.
Un Cosenza per lunghi tratti del secondo tempo rinunciatorio ed arroccato nella propria metà campo, tenta nel finale l’improbabile colpo del KO, che difatti non arriva. Resta il rimpianto della prima parte della gara allorquando i rossoblu hanno sciupato diverse occasioni per chiudere la partita.
Cosenza, dunque, ancora senza vittoria. La prossima sfida si giocherà in terra lombarda contro la Cremonese. Il Campionato è lungo, per cui c’è tempo per capire il reale valore di una squadra che proprio nel finale ha già sprecato punti importanti per la classifica. Il discorso, naturalmente, è riferito anche alla trasferta giocata ad Ascoli.
IL TABELLINO DEL MATCH
COSENZA (3-5-2): Saracco; Capela, Dermaku, Legittimo; Corsi, Bruccini, Mungo (18′ st Varone), Garritano, D’Orazio (27′ st Anastasio); Maniero, Tutino (25′ st Di Piazza). A disp.: Cerofolini, Idda, Palmiero, Perez, Baclet, Bearzotti, Pascali, Verna, Baez. All. Braglia
LIVORNO (3-5-2): Mazzoni; Di Gennaro, Dainelli (29′ st Kozak), Gonnelli; Maicon, Valiani, Luci, Agazzi (14′ st Diamanti), Porcino; Raicevic (14′ st Giannetti), Murilo. A disp.: Zima, Bruno, Gasbarro, Iapichino, Soumaoro, Maiorino, Bogdan, Frick, Fazzi. All. Lucarelli
ARBITRO: Ros di Pordenone (Tardino – Lombardo)
MARCATORI: 35′ pt Tutino (C), 39′ st Giannetti (L)
AMMONITI: Di Gennaro (L), Dermaku (C), Dainelli (L), Maicon (L)