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Monza, Benevento, Cremonese, Pordenone, Pisa e Cittadella. Sono queste le squadre che il Cosenza sarà costretto ad affrontare, ad armi pari, per compiere l’ennesima impresa calcistica da qui al prossimo 6 Maggio se vuole concretamente puntare alla salvezza

Passano gli anni, ma purtroppo la storia si ripete. Una Società di calcio che, tra l’altro, non si è mai strutturata in modo adeguato per poter competere in questa complicata categoria, non può che andare, ogni qualvolta la classifica lo richiede, incontro al solito beffardo destino e stringere un nuovo patto con la sorte.
Toccherà, quindi, anche alla squadra di Bisoli affrontare i marosi della tempesta per cercare di mettere in salvo l’equipaggio. Arduo tentativo, tant’è che buona parte degli avversari sono nettamente di livello superiore, nel senso che quasi tutte le formazioni lottano per conquistare la massima Serie, dove soltanto Pordenone e Cittadella apparirebbero, di primo acchito, le più abbordabili.
Ma nel calcio di fine Stagione, spesso i valori si ribaltano e le cosiddette squadre ‘cuscinetto‘ non esistono più. Basterebbe, infatti, chiedere al Frosinone che di recente è stato messo sotto dal Pordenone, la cui retrocessione è ormai data per scontata e non soltanto dagli addetti ai lavori, per capire a cosa si potrebbe andare incontro.
Il popolo rossoblù, d’altronde, a parte il Campionato di Serie B 2018-2019, non ha mai conosciuto con questa proprietà un periodo di relativa ‘tranquillità‘. Sempre a soffrire e a tormentarsi in trepidanti attese, per vittorie semplicemente sfiorate e mai arrivate, specie a causa di calciatori presi in prestito che alla maglia e ai colori non si sentono affatto legati.
Sarà, dunque, un’altra ‘quaresima di passione‘, sperando che il Cosenza possa nuovamente risorgere dalle proprie ceneri, in attesa che nuovi investitori (ma in tempi di guerra e postpandemia sarà francamente difficile) possano condurre il Club verso orizzonti sinora inesplorati, a cominciare dalla tanto implorata programmazione.