Una mediocre prestazione della squadra rossoblù consente al Brescia di far sua la partita

Neanche il mercato appena concluso permette al Cosenza di allontanere i fantasmi di un Campionato incolore. E, così, arriva la seconda sconfitta consecutiva dopo quella casalinga contro il Modena. Una squadra spenta e senza carattere quella calabrese, vista oggi al Rigamonti. Non ci sono attenuanti di sorta. Gli uomini di Caserta non hanno mai impresso ritmi accettabili alla gara ed, inoltre, al 76′ sono rimasti persino in 10 dopo l’espulsione di Sgarbi.
Con lo Stadio a porte chiuse è sembrata, tra l’latro, essere una partita di allenamento in cui non si può certo parlare di spettacolo, ma di una noia terribilmente mortale che per tutti i 90′ minuti ha accompagnato il gioco di entrambi le squadre. L’unico vero squillo del match è arrivato al 53′ con la rete segnata da Bjarnason, dopo una triangolazione magistrale, il quale ha riscattato le Rondinelle dall’amara sconfitta subita nella finale playoff.
Il Cosenza, invece, ha tentennato senza mai imporsi, di fronte ad un avversario che al momento sa di cantiere aperto, con una rosa incompleta ed una squadra, tutto sommato, ancora fuori forma. Sono davvero poche, oltretutto, le azioni degne di nota portate avanti dai Lupi. A parte al 24′ quando Maresca ha assegnato il rigore al Cosenza, poi, cancellato per via del fuorigioco dello stesso Airoli, al 65′ si è, inoltre, registrata la timida reazione della squadra ospite con la conclusione deviata in angolo da Papetti su tiro del giovane esterno calabrese.
All’82 il Brescia poteva addirittura chiederla se Borrelli, che intanto ha colpito il pallone con l’impeto del centravanti, non centrava il palo su perfetto assist di Bisoli. Calabresi, dunque, sin troppo modesti, costretti ad inseguire un risultato che li ha visti soccombere per 1 a 0. Ora arriva la sosta, una buona occasione per riprendere fiato e riodinare le idee.
Si tornerà in campo Sabato 16 Settembre contro il Südtirol di Pierpaolo Bisoli, una squadra che sembra aver ritrovato il passo dell’anno scorso. I silani, tuttavia, saranno costretti a scrollarsi di dosso la boria della prime partite, Ascoli e Venezia in particolare, per ritrovare l’umiltà che serve nel cammino di questo difficile Campionato.
IL TABELLINO DEL MATCH:
BRESCIA (4-3-1-2) Lezzerini, Dickmann, Papetti, Cistana, Mangraviti, Bisoli,  Ndoj (56′ Olzer), Fogliata (86′ Besaggio), Bjarnason, Bianchi, Moncini (56′ Borrelli). A disposizione: Andrenacci, Riviera, Maccherini, Nuamah, Adorni, Ferro. All. Gastaldello
COSENZA: Micai; Rispoli, Sgarbi, Meroni,  D’Orazio; Zuccon, Calò (84′ Viviani);  Marras (54′ Canotto), Voca (84′ Fontanarosa) , Arioli (66′ Crespi), Tutino (84′ Zilli). A disposizione: Marson, Venturi, Occhiuto, Praszelik. All. Fabio Caserta
ARBITRO: Fabio Maresca della Sezione di Napoli
ASSISTENTI: Valerio Colarossi di Roma 2 ed Edoardo Raspollini di Livorno
VAR: Luca Pairetto di Nichelino
AVAR: Paride Tremolada di Monza
IV° Ufficiale: Stefano Milone di Taurianova, Var: Pairetto di Pinerolo, Avar: Tremolada
Marcatori: 53′ Bjarnason
Note: Gara disputata a porte chiuse. Osservato un minuto di raccoglimento per le vittime di Brandizzo
Espulsi: Sgarbi (C)
Ammoniti: Bjarnason (B), Arioli (C), Olzer (B), Bisoli (B), Calò (C)
Angoli: 
Recupero: 4′ pt, 7′ st