Poteva essere l’occasione buona per accorciare le distanze sulla Cremonese (sconfitta in casa dall’Empoli) e sulle altre squadre che precedono i LUPI (Ascoli, Venezia e Juve Stabia) ed, invece, questo turno infrasettimanale di Campionato ha consegnato, purtroppo, un verdetto amaro al popolo rossoblù: il Cosenza perde in casa anche contro il Cittadella ed, ormai, le speranza di salvezza “diretta” sono ridotte al lumicino.
Raggiunta anche dal Trapani, resta inchiodata a 24 punti, complicando di fatto la possibilità di giocarsi la sfida playout. Squadra involuta e senza personalità. Noiosa da guardare, ogni qual volta tenta di imbastire una manovra si perde, puntualmente, nel suo gioco lento e prevedibile. Neanche Pillon, dunque, è riuscito a scuotere una rosa incapace di vincere soprattutto davanti al suo pubblico.
Incredibile, ad esempio, quello che riesce a combinare la difesa (si fa per dire), sui due goal realizzati dal Cittadella. Inguardabile Capela al 50′ che sulla rete dell’1 a 0 s’inginocchia davanti a Stanco (CI) senza opporsi adeguatamente al tiro scagliato verso la porta di Perina. O la palla recuperata al 75′ dai veneti, solo apparentemente destinata a fondo campo, sulla quale, però, si avventa Vita (CI) per chiudere il match.
Nel finale ci ha pensato il solito Asencio a ristabilire le distanze, ma ormai non c’era più tempo. Si era, infatti, in pieno recupero. Rarissime volte, comunque, il Cosenza è riuscito ad impensierire i veneti, scesi in riva al Crati per giocarsi qualche chance concreta di promozione. Ci aveva provato Carretta al 35′ del primo tempo, ma bravo è stato Paleari a chiudergli lo specchio della porta. Per il resto, il Cittadella ha controllato la gara senza particolari fatiche, colpendo con cinismo un Cosenza sempre più inerme e rassegnato.
Fanno riflettere, tuttavia, le parole pronunciate da Occhiuzzi a fine gara: «Le ultime undici partite andranno giocate alla morte». Sì, ma possibilmente con dei guerrieri che a Cosenza, onestamente, non se ne vedono più, ma già dai tempi di Alarico. Dopodiché, pioggia e nebbia hanno avvolto il San Vito-Marulla in una turpe nottata.
IL TABELLINO DEL MATCH:
COSENZA: Perina; Capela, Schiavi, Legittimo; Baez (64′ Casasola), Broh, Bruccini, Sciaudone (80′ Pierini), D’Orazio (64′ Asencio); Machach, Carretta. A disposizione: Saracco, Corsi, Lazaar, Idda, Bahlouli, Monaco, Bittante, Prezioso. All. Occhiuzzi
CITTADELLA: Paleari; Mora, Pavan, Frare, Benedetti; Vita (84′ Iori), Branca, Proia (79′ Bussaglia); Luppi; Stanco (79′ Panico), Diaw. A disposizione: Maniero, D’Urso, Rizzo, Rosafio, Ventola, Rosa. All. Venturato
ARBITRO: Antonio Di Martino di Teramo (Muto – Vono)
IV UOMO: Ivan Robilotta di Sala Consilina
MARCATORI: 50′ Stanco (CI), 75′ Vita (CI), 91′ Asencio (CO)
NOTE: Serata uggiosa ma non particolarmente fredda, temperatura di circa 10°C. Presenti 2.548 spettatori (1.739 abbonati + 1.293 paganti)
Ammoniti: 26′ Pavan (CI), 27′ Baez (CO), 59′ Schiavi (CO), 93′ Diaw (CI)
Angoli: 8-5 (pt 6-2)
Recupero: 1′ pt; 4′ st